Risultati per "Novecento"

L’articolo ripercorre le fasi essenziali dal lungo viaggio (durato poco più di sessant’anni) compiuto da Giorgio Luti nel cuore della cultura letteraria fiorentina e italiana del Novecento, senza normative distinzioni tra l’esercizio della critica militante e quello del magistero universitario, che ha coinvolto scolari di più generazioni. Prendendo le mosse dagli anni della sua formazione alla scuola di Giuseppe De Robertis e della collaborazione a giornali e riviste come Il Mattino dell’Italia Centrale e Inventario, viene ricostruita la fisionomia di uno studioso che, con i suoi scritti sulle riviste letterarie del Novecento, su D’Annunzio, Svevo, Tozzi, è stato tra i padri fondatori della critica della letteratura contemporanea.

 

The article retraces the essential stages of the long journey (lasting just over sixty years) undertaken by Giorgio Luti in the heart of Florentine and Italian literary culture of the twentieth century, without standardizing distinctions between the practice of militant criticism and that of university teaching, which has involved pupils of multiple generations. Starting from the years of his education at Giuseppe De Robertis's school and his collaboration with newspapers and magazines like Il Mattino dell’Italia Centrale and Inventario, the profile of a scholar is reconstructed who, with his writings on twentieth-century literary magazines, on D'Annunzio, Svevo, and Tozzi, was among the founding fathers of contemporary literary criticism.


Il contributo ricostruisce la figura di Mario Martelli uomo, studioso e docente, soffermandosi sui tratti salienti del suo più che trentennale magistero presso l’ateneo fiorentino, caratterizzato dalla sistematica sinergia di filologia, critica e storia della letteratura.

 

This article reconstructs the figure of Mario Martelli as a man, scholar and teacher, focusing on the salient features of his more than thirty-year tenure at the University of Florence, characterized by the systematic synergy of philology, criticism and literary history.


Il fascino e l’attenzione dei portoghesi verso le culture estremo-orientali (cinese e giapponese) risale al periodo dei viaggi marittimi (XV-XVI secolo). Da lì in avanti, fino all’epoca a noi contemporanea, vari poeti portoghesi si sono ispirati a elementi estetici o filosofico-religiosi della cultura cinese o giapponese, oppure hanno tradotto in lingua portoghese poesie cinesi o giapponesi. Nel presente lavoro intendiamo illustrare le fasi più salienti della ricezione del genere poetico giapponese haiku in Portogallo e Brasile, cercando di capirne i motivi e di mettere in risalto alcuni poeti portoghesi e brasiliani che hanno rivisitato, più o meno fedelmente, lo haiku giapponese.

 

The attraction and attention of the Portuguese to the eastern cultures (Chinese and Japanese) dates back to the maritime travels period (15th-16th centuries). From then on our contemporary age, many Portuguese poets were inspired by Chinese or Japanese aesthetic or philosophical-religious elements, or else they translated Chinese or Japanese poems into Portuguese language. The following work aims to present the most important moments regarding the reception of Japanese haiku genre in Portugal and Brazil, trying to understand the reasons and highlighting some Portuguese and Brazilian poets who more or less accurately revisited Japanese haikus.


Peter Kolosimo è stato un personaggio molto noto in Italia e all'estero tra gli anni Sessanta e Ottanta del Novecento. I suoi libri hanno avuto un grande successo, in particolare quelli dedicati alla cosiddetta “teoria degli antichi astronauti”: l'ipotesi che la Terra sia stata visitata in tempi ancestrali da extraterrestri, che hanno interferito sullo sviluppo biologico e culturale umano. Scopo di questo saggio è di mostrare come la formazione intellettuale di Kolosimo debba molto alla fantascienza e alla letteratura a fumetti.


Peter Kolosimo was a very well-known figure in Italy and abroad between the 1960s and 1980s. His books have had great success, in particular those dedicated to the so-called "ancient astronaut theory": the hypothesis that the Earth was visited in ancestral times by extraterrestrials, who interfered with human biological and cultural development. The aim of this essay is to show how Kolosimo's intellectual formation owes much to science fiction and comics literature.


Lo studio ripercorre parte dell’attività di Romagnoli e mette in risalto l’intenso rapporto da lui stabilito tra l’insegnamento e la ricerca.

 

The essay traces a part of Romagnoli’s activity and highlights the deep connection he established betwen teaching and research.


L’articolo delinea il carattere umano e il profilo scientifico di Lanfranco Caretti, dando risalto all’attualità del suo insegnamento.

 

The article outlines the human qualities and scholarly profile of Lanfranco Caretti, emphasizing the enduring relevance of his teachings.


Abstract


L'estetica di Ortega y Gasset si inserisce con originalità nel dibattito modernista della prima metà del Novecento. Il paper segue lo sviluppo del pensiero di Ortega Y Gasset avendo come focus il saggio del 1925 La deshumanización del arte, in cui il filosofo spagnolo cerca di fornire una sintesi concettuale dell'arte dell'avanguardie attraverso una precisa grammatica teorica: la metafora poetica, l’oggetto estetico, l’arte come principio di irrealtà.


The aesthetics of Ortega y Gasset is part, with originality, of the modernist debate of the first half of the twentieth century. The paper follows the development of Ortega Y Gasset's thought having as focus the essay of 1925 "La deshumanización del arte", in which the Spanish philosopher tries to provide a conceptual synthesis of avant-garde art through a precise theoretical grammar: poetic metaphor, aesthetic object, art as principle of unreality.


Il contributo ricostruisce la storia della terza pagina di «La Patria», «quotidiano per l’esercito» (con sede in via Ricasoli a Firenze) che vede la luce il 24 febbraio 1945 e che dura fino al 30 settembre 1945, per un totale di 185 numeri. Di ottima qualità, la terza pagina della «Patria» vanta collaborazioni di scrittori all’epoca più o meno giovani e più o meno noti (fra i quali Carlo Emilio Gadda, Eugenio Montale, Mario Luzi, Leone Piccioni, Piero Bigongiari) che vi pubblicano racconti, articoli di cultura, recensioni. A corredare il contributo è l’indice completo delle terze pagine del quotidiano.


The contribution reconstructs the history of the third page of «La Patria», «daily for the army» (based in via Ricasoli in Florence) which sees the light on 24 February 1945 and which lasts until 30 September 1945, for a total of 185 numbers. Of excellent quality, the third page of «Patria» boasts collaborations with more or less young and more or less well-known writers at the time (including Carlo Emilio Gadda, Eugenio Montale, Mario Luzi, Leone Piccioni, Piero Bigongiari) who publish stories, culture articles, reviews. The complete index of the third pages of the newspaper accompanies the contribution.


Abstract


La generazione di Foscolo e di Clausewitz assistette in un quarto di secolo all’avvicendamento di una decina di costituzioni, si assoggettò o si ribellò a vari cambi di sovranità o di regime, e si spense infine in un regime di sovranità coatta. Hölderlin ne impazzì, mentre essi non conobbero il successo personale, nel doppio significato del riconoscimento pubblico e del raggiungimento dei propri scopi letterari ultimi. Caos e catastrofe non furono soltanto nozioni astratte, bensì esperienza e spettacolo. L’esperienza si narra, allo spettacolo si assiste o lo si immagina.


In a quarter of a century, the generation of Foscolo and Clausewitz witnessed the advancement of a dozen constitutions, subjected or rebelled to various changes of sovereignty or regime, and finally died out in a regime of forced sovereignty . Hölderlin went mad, while they did not know personal success, in the double meaning of public recognition and the achievement of their ultimate literary goals. Chaos and catastrophe were not just abstract notions, but experience and spectacle. The experience is told, the spectacle is witnessed or imagined.


Montesquieu occupa, nella storia del pensiero francese, una posizione di compromesso tra la prospezione e la retrospezione. Sebbene di nobili origini egli contesta, con il suo relativismo, i privilegi di casta; paladino della sincerità e della trasparenza, rivendica il diritto all’opacità, unica condizione di libertà. Di qui la sua posizione «inattuale», raccolta da tre grandi intellettuali del Novecento: Paul Valéry, Roger Caillois, Jean Starobinski. Sarà lo spazio liminare della prefazione alle proprie opere ad assicurare a Montesquieu  un certo margine di libertà di espressione;  similmente, sarà attraverso un intervento d’occasione – scritto prefatorio o conferenza –  che i tre intellettuali si pronunceranno sull’inattualità di Montesquieu andando così, contro lo spirito dei tempi, a legittimare la propria. 

Montesquieu occupies, in the French historical thinking, a compromise position between prospection and retrospection. Though he was an aristocratic he combated, with his relativism, the caste privileges; as a upholder of sincerity and transparency, he claims the right to opacity, as the unique condition for freedom. Hence his «inactual» position, wich has been inherited by three major intellectuals of Twentieth century: Paul Valéry, Roger Caillois, Jean Starobinski. As the liminal space of preface guarantees Montesquieu a certain freedom of expression, it is through some occasional interventions – prefatory discourse, or conference – that the three intellectuals intervene about Montesquieu’s inactuality, thus legitimizing, against  the spirit of the times, their own position.